Il sodio è un metallo alcalino appartenente al gruppo 1 e al 3° periodo della Tavola Periodica che ha configurazione elettronica [Ne]3s1.
In natura è presente in molti minerali tra cui il feldspato, la sodalite e nella halite nota come salgemma.
Il sodio è un metallo tenero al punto da poter essere tagliato con un coltello, altamente reattivo e caratterizzato da una densità di 0.968 g/cm3 quindi lievemente inferiore a quella dell’acqua.
Il sodio fu isolato per la prima volta dallo scienziato britannico Humphry Davy, il chimico poeta nel 1807 dall’elettrolisi dell’idrossido di sodio allo stato fuso.
Le semireazioni che avvengono nel processo elettrolitico sono:
Al catodo: 4 Na+ + 4e- → 4 Na
All’anodo: 4 OH- → O2 + 2 H2O + 4 e-
e pertanto la reazione complessiva è:
4 Na+ + 4 OH- → 4 Na + O2 + 2 H2O
Il sodio reagisce con l’acqua in modo spettacolare:
2 Na + 2 H2O → 2 NaOH + H2
il sodio infatti galleggia sull’acqua e, stante la produzione di idrogeno gassoso sotto la linea d’acqua, si hanno getti di idrogeno che spingono il sodio intorno alla superficie.
La reazione è esotermica quindi il calore sviluppato può generare la combustione dell’idrogeno a contatto con l’aria con produzione di altro calore e il sodio che ancora non ha reagito si surriscalda emettendo una caratteristica luce gialla.
La reazione può quindi diventare esplosiva; per limitare il pericolo si può ricoprire la superficie dell’acqua con benzina che essendo meno densa dell’acqua ed immiscibile ad essa, galleggia. Il sodio è tuttavia più denso della benzina quindi si dispone tra lo strato acquoso sottostante e la benzina sovrastante ed entra direttamente a contatto con l’acqua. I prodotti della reazione e nello specifico l’idrogeno non entrano in contatto con l’aria e quindi con l’ossigeno pertanto non può avvenire la combustione dello stesso.
Tuttavia, il gas sviluppato spinge il sodio verso l’alto, allontanandolo dall’acqua e interrompendo la reazione.
Il sodio reagisce con l’ossigeno per dare una miscela di ossido di sodio e il perossido di sodio di colore bianco secondo le reazioni e sviluppo di un bagliore arancione:
4 Na(s) + O2(g) → 2 Na2O(s)
2 Na(s) + O2(g) → Na2O2(s)
Il sodio reagisce con il cloro per dare cloruro di sodio in una reazione altamente esotermica con sviluppo di una luce di colore giallo:
2 Na(s) + Cl2(g) → 2 NaCl(s)
Il sodio reagisce con l’ammoniaca in presenza di nitrato di ferro (III) quale catalizzatore per dare sodioammide secondo la reazione:
2 Na(s) + 2 NH3(g) → 2 NaNH2(s) + H2(g)
Il sodio reagisce con gli alcoli per dare i rispettivi alcossidi secondo la reazione:
2 Na + 2 ROH → 2 RONa + H2
Il sodio reagisce con gli alogenuri alchilici in ambiente di etere anidro o tetraidrofurano per formare un nuovo legame carbonio-carbonio con ottenimento di un alcano simmetrico secondo la reazione di Wurtz:
2 R-X + 2 Na → R-R + 2 NaX
Il sodio che nei suoi composti esibisce numero di ossidazione +1 forma specie solubili in acqua in cui si forma lo ione Na+.
Stante il valore del potenziale normale di riduzione dello ione sodio pari a – 2.71 V alla semireazione di ossidazione:
Na → Na+ + 1 e-
è associato un potenziale di + 2.71 V e pertanto il sodio è un ottimo riducente.
Tra gli innumerevoli composti che forma il sodio sia inorganici che organici si annoverano:
1) il cloruro di sodio NaCl usato per ottenere il carbonato di sodio tramite il processo Solvay secondo la reazione:
2 NaCl + CaCO3 → Na2CO3 + CaCl2
Il cloruro di sodio è una sale essenziale per la vita in quanto è contenuto in molti dei tessuti e dei fluidi dei viventi i cui ioni Na+ sono essenziali per la trasmissione di segnali sensoriali e motori nel sistema nervoso.
Il cloruro di sodio viene inoltre utilizzato tra l’altro, come antigelo, esaltatore di sapidità, per la conservazione degli alimenti, nelle soluzioni fisiologiche e nella rigenerazione delle resine a scambio ionico.
2) il bicarbonato di sodio NaHCO3 ha un’azione basica e viene quindi usato come antiacido e contro i bruciori di stomaco. Il composto ha moltissimi utilizzi in ambito domestico come additivo alimentare, nei lieviti chimici, per la pulizia dei denti per la sua azione abrasiva e sbiancante, per l’igiene e la cura del corpo e dei capelli e viene consigliato per la cura di molte patologie che vanno dalla congiuntivite, alla cistite, alla cura dell’herpes labiale.
3) il solfato di sodio Na2SO4 impiegato largamente nell’industria dei detergenti, nell’industria del vetro come agente di raffinazione, nell’industria tessile come fissatore dei pigmenti, come agente di riempimento, nella fabbricazione del blu oltremare, del sale di Glauber, del solfato di bario e di altri sali sodici; per la preparazione di smalti, ceramiche.
4) ipoclorito di sodio NaClO impiegato come sbiancante e disinfettante, fungicida e virucida e per la sua azione ossidante
5) idrossido di sodio NaOH utilizzato in campo industriale nella sintesi di coloranti, detergenti e saponi, nel trattamento delle fibre del cotone, nella fabbricazione della carta e nelle resine a scambio ionico, nella mercerizzazione del cotone e nella preparazione di composti organici.
6) sodio boroidruro NaBH4 utilizzato quale agente riducente, in molti processi industriali, nelle sintesi organiche, nel trattamento delle acque reflue e come sbiancante della pasta legno.