Un amalgama è una lega costituita da mercurio e da un altro metallo: quasi tutti i metalli formano un amalgama con il mercurio ad eccezione del ferro, platino, tungsteno e tantalio.
Per preparare un amalgama di zinco si fanno reagire lo zinco in eccesso con cloruro di mercurio (II) in presenza di acido cloridrico al fine di ottenere mercurio metallico secondo la reazione:
Zn + HgCl2 → ZnCl2 + Hg
Lo zinco in eccesso in presenza di mercurio metallico dà luogo alla formazione dell’amalgama:
Zn + Hg → Zn(Hg)
L’amalgama di zinco può essere usata come elettrodo per le celle elettrochimiche; trova inoltre impiego nell’ambito delle titolazioni ossidimetriche per ridurre l’analita a uno stato di ossidazione più basso in quanto l’amalgama di zinco è un ottimo riducente con un potenziale standard di riduzione di – 0.76 V.
Pertanto la semireazione di ossidazione:
Zn(Hg)(s) → Zn2+ + Hg + 2 e-
ha un potenziale di + 0.76 V ed è quindi in grado di ridurre molti ioni o specie poliatomiche secondo le semireazioni:
Fe3+ + 1 e- → Fe
Cu2+ + 2 e- → Cu
H2MoO4 + 6 H+ + 3 e- → Mo3+ + 3 H2O
UO22+ + 4 H+ + 2 e- → U4+ + 2 H2O
V(OH)4+ + 4 H+ + 3 e- → V2+ + 4 H2O
TiO2+ + 2 H+ + 1 e- → Ti2+ + H2O
Cr3+ + 1 e- → Cr2+
Nell’ambito della chimica organica l’amalgama di zinco viene utilizzata nella riduzione di Clemmensen in cui un gruppo carbonilico di un’aldeide o di un chetone viene ridotto a gruppo metilenico.
La reazione di Clemmensen viene spesso utilizzata per convertire un chetone derivante dall’acilazione di Friedel-Craft per convertire in un idrocarburo usando acido cloridrico concentrato all’ebollizione in presenza di amalgama di zinco (Hg-Zn).